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BACCO EUROPE, abbiamo conosciuto ed Assaggiato ottimi vini con spiegazioni eccellenti.
BACCO EUROPE, abbiamo conosciuto ed Assaggiato ottimi vini con spiegazioni eccellenti.
Oggi la superficie dell’AOC si estende sul territorio comunale di Châteauneuf-du-Pape, Courthézon, Bédarrides, Sorgues e Orange, per un totale di 3.133 ettari (93% a bacca rossa e 7% a bacca bianca), di cui circa il 25% in regime di agricoltura biologica.
Il disciplinare prevede vendemmie manuali con cernita in vigna dei migliori grappoli e rese inferiori ai 35 ettolitri per ettaro, tra le più basse di tutta la Francia.
La forma dall’allevamento più diffusa è l’alberello, obbligatoria per grenache noir, mourvèdre, picpoul noir, terret noir.
L’arte dell’assemblaggio
Châteauneuf-du-Pape è la terra della molteplicità e dell’armonia. Il disciplinare prevede l’utilizzo di 13 vitigni:grenache (noir, gris, blanc), syrah, mourvèdre, cinsault, clairette (blanche, rose), vaccarèse, bourboulenc, roussanne, counoise, muscardin, picpoul (blanc, gris, noir), picardan e terret noir.
I vigneron assomigliano a direttori d’orchestra, che ogni anno sono chiamati a scrivere un nuovo spartito in base alle caratteristiche del millesimo. La spina dorsale dei vini è costituita dalla grenache noir, che si è ambientata bene sui suoli poveri dell’Appellation, resistendo alle estati torride e alla violenza del Mistral.
L’assemblaggio è completato principalmente da syrah, mourvèdre e a volte cinsault.
La syrah serve a dare colore e struttura, ma in quest’area trova il suo limite meridionale e va coltivata nelle esposizioni più fresche. La mourvèdre, al contrario, è al suo confine settentrionale e predilige i terreni argillosi e ben soleggiati: come dicono i vecchi vigneron “la tête au soleil et les pieds dans l’eau”.
Conferisce ai vini la freschezza e le caratteristiche note di garrigue, mentreil cinsaul, regala morbidi aromi fruttati. In quasi tutti i vini, anche se non dichiarate, ci sono piccole percentuali delle altre varietà, da sempre mischiate nelle vecchie vigne.
I vigneron assomigliano a direttori d’orchestra, che ogni anno sono chiamati a scrivere un nuovo spartito in base alle caratteristiche del millesimo. La spina dorsale dei vini è costituita dalla grenache noir, che si è ambientata bene sui suoli poveri dell’Appellation, resistendo alle estati torride e alla violenza del Mistral.
L’assemblaggio è completato principalmente da syrah, mourvèdre e a volte cinsault.
La syrah serve a dare colore e struttura, ma in quest’area trova il suo limite meridionale e va coltivata nelle esposizioni più fresche. La mourvèdre, al contrario, è al suo confine settentrionale e predilige i terreni argillosi e ben soleggiati: come dicono i vecchi vigneron “la tête au soleil et les pieds dans l’eau”.
Conferisce ai vini la freschezza e le caratteristiche note di garrigue, mentreil cinsaul, regala morbidi aromi fruttati. In quasi tutti i vini, anche se non dichiarate, ci sono piccole percentuali delle altre varietà, da sempre mischiate nelle vecchie vigne.
" fonte Gamberorosso.it"
" foto #baccoperbaccoitalia"
Ringramemento alla Cantina per aver fatto assaggiare i loro vini
Domaine Durieu
Ringramemento alla Cantina per aver fatto assaggiare i loro vini
Domaine Durieu
Durante il Viaggio #BaccoEurope
Agosto 2019
Luca Lorenzo e Marianna Bandecchi
Associazione Culturale
Bacco Per Bacco italia
Agosto 2019
Luca Lorenzo e Marianna Bandecchi
Associazione Culturale
Bacco Per Bacco italia
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