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venerdì 30 novembre 2018

I VINI IN ALTO ADIGE DOC #BaccoReunionBolzano

L'Associazione Culturale
Bacco Per Bacco Italia,il prossimo Anno nel 2019 in primavera organizzerà l'evento #BaccoReunion2019
BACCO REUNION BOLZANO
in Alto Adige
#BaccoReunionBolzano
Alla Scoperta dei Vini e della DOC Alto Adige.

Buon Viaggio e Buon Vino.



Zone di produzione DOC e denominazioni d'origine
Dove nasce la qualità dei vini Alto Adige
Sono otto le possibili denominazioni d'origine controllata per i vini dell'Alto Adige: queste vengono assegnate in base alla zona vinicola di produzione di ciascun vino DOC e garantiscono a consumatori, sommelier ed enoteche l'origine dei vini.


Alto Adige
La denominazione "Alto Adige" 

può essere attribuita a tutti i vitigni abitualmente prodotti in Alto Adige e conformi alle norme DOC. Al nome della zona d’origine va aggiunto quello del vitigno, per esempio “Alto Adige Lagrein”. L’appellativo Alto Adige senza aggiunta del vitigno si può utilizzare soltanto per gli spumanti, oppure per il vino “Alto Adige bianco DOC”.
Superficie di produzione: 4.088 ettari

Lago di Caldaro

È l’unica denominazione d’origine altoatesina che compare priva dell’indicazione “Alto Adige”, poiché il “Lago di Caldaro” si produce anche nel vicino Trentino. Ma se il “Lago di Caldaro” proviene dalle zone vinicole dell'Alto Adige previste dal disciplinare DOC, può essere accompagnato sia dal predicato “classico”, sia dall’indicazione “Alto Adige”. I vini di qualità superiore possono riportare anche l’appellativo “scelto”.
Superficie di produzione: 327 ettari

Alto Adige Valle Isarco

In Valle Isarco si producono quasi esclusivamente vini bianchi, con la sola eccezione del “Klausner Laitacher”. Alla denominazione “Valle Isarco” deve seguire l’indicazione di un vitigno o di un vigneto. Le varietà ammesse dal disciplinare DOC in questa zona di produzione sono i bianchi Sylvaner, Veltliner, Pinot Grigio, Müller-Thurgau, Kerner, Riesling e Gewürztraminer, per i rossi le varietà Schiava, Portoghese, Lagrein e Pinot Nero.

Superficie di produzione: 329 ettari

Alto Adige Santa Maddalena 

Il Santa Maddalena si ottiene da uve cresciute sui versanti a Nord di Bolzano, ed è una classica “Schiava” che può contenere fino al 15% di Lagrein. Quando le uve provengono dai vigneti di Santa Maddalena, Santa Giustina, Rencio, Costa e San Pietro, il vino può riportare sull’etichetta il predicato “classico”.
Superficie di produzione: 195 ettari
Alto Adige Terlano
Questa denominazione può essere usata solo per i vini bianchi prodotti nella zona di Terlano. Se non è specificato il vitigno, la denominazione “Alto Adige Terlano” indica un uvaggio bianco che deve contenere almeno il 50% di Pinot bianco o Chardonnay.
Superficie di produzione: 178 ettari
Alto Adige Meranese (o "Colline di Merano")
Questo vino si ottiene esclusivamente da uve della varietà Schiava cresciute nella zona di produzione intorno a Merano.
Superficie di produzione: 101 ha
Alto Adige Val Venosta
È l’ultima nata delle zone di produzione DOC altoatesine. Alla denominazione “Alto Adige Val Venosta” deve sempre seguire l`indicazione di uno dei vitigni ammessi dal disciplinare DOC, ossia Pinot bianco, Chardonnay, Pinot Grigio, Müller Thurgau, Riesling, Kerner, Gewürztraminer, Schiava o Pinot nero.
Superficie di produzione: 42 ettari


Alto Adige Colli di Bolzano
Questa denominazione è utilizzata per una Schiava prodotta nel territorio che circonda la zona del Santa Maddalena, intorno a Bolzano.
Superficie di produzione: 2 ettari


◎ fonte → vinialtoadige.com ◎


Primavera 2019,
#BaccoReunionBolzano
Alla Scoperta dei Grandi Sapori in Alto Adige.


Per INFO →
baccoperbaccoita@gmail.com


Associazione Culturale
BACCO PER BACCO ITALIA

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