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venerdì 16 agosto 2019

#BaccoEurope Châteauneuf-du-Pape


Visitare Châteauneuf-du-Pape è una tappa obbligatoria per gli amanti del vino e del Enoturismo.


Noi Viaggiatori del Gusto con il viaggio in Europa,
BACCO EUROPE, abbiamo conosciuto ed Assaggiato ottimi vini con spiegazioni eccellenti.



Oggi la superficie dell’AOC si estende sul territorio comunale di Châteauneuf-du-Pape, Courthézon, Bédarrides, Sorgues e Orange, per un totale di 3.133 ettari (93% a bacca rossa e 7% a bacca bianca), di cui circa il 25% in regime di agricoltura biologica.
Il disciplinare prevede vendemmie manuali con cernita in vigna dei migliori grappoli e rese inferiori ai 35 ettolitri per ettaro, tra le più basse di tutta la Francia.
 La forma dall’allevamento più diffusa è l’alberello, obbligatoria per grenache noir, mourvèdre, picpoul noir, terret noir.
 Syrah e altri vitigni possono essere allevati invece anche a spalliera.




L’arte dell’assemblaggio

Châteauneuf-du-Pape è la terra della molteplicità e dell’armonia. Il disciplinare prevede l’utilizzo di 13 vitigni:grenache (noir, gris, blanc), syrah, mourvèdre, cinsault, clairette (blanche, rose), vaccarèse, bourboulenc, roussanne, counoise, muscardin, picpoul (blanc, gris, noir), picardan e terret noir. 


I vigneron assomigliano a direttori d’orchestra, che ogni anno sono chiamati a scrivere un nuovo spartito in base alle caratteristiche del millesimo. La spina dorsale dei vini è costituita dalla grenache noir, che si è ambientata bene sui suoli poveri dell’Appellation, resistendo alle estati torride e alla violenza del Mistral.
 L’assemblaggio è completato principalmente da syrah, mourvèdre e a volte cinsault.



 La syrah serve a dare colore e struttura, ma in quest’area trova il suo limite meridionale e va coltivata nelle esposizioni più fresche. La mourvèdre, al contrario, è al suo confine settentrionale e predilige i terreni argillosi e ben soleggiati: come dicono i vecchi vigneron “la tête au soleil et les pieds dans l’eau”. 
Conferisce ai vini la freschezza e le caratteristiche note di garrigue, mentreil cinsaul, regala morbidi aromi fruttati. In quasi tutti i vini, anche se non dichiarate, ci sono piccole percentuali delle altre varietà, da sempre mischiate nelle vecchie vigne.

" fonte Gamberorosso.it" 
" foto #baccoperbaccoitalia"
Ringramemento alla Cantina per aver fatto assaggiare i loro vini
Domaine Durieu

Durante il Viaggio #BaccoEurope
Agosto 2019


Luca Lorenzo e Marianna Bandecchi


Associazione Culturale 
Bacco Per Bacco italia 





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