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mercoledì 19 agosto 2020

I Sapori e La Tradizione a Caserta

 Quanta bellezza, star di notte in estate a godersi le stelle tutto attorno i vigneti di Pallagrello Nero e Bianco.

Nella pace più grande, in silenzio con una aria mite.


Tra i territori della provincia di Caserta e Benevento.

Luoghi meravigliosi, affascinanti per coloro che amano la natura, la campagna la cucina e soprattutto il buon  vino.


Siamo anche nei pressi del bellissimo Cammino :

La Via Francigena del Sud


Che si percorre da Roma verso Brindisi e poi fino a Santa Maria di Leuca.



Benvenuti a Caiazzo CE 



Terre di Vini, dove l'amante del vino può incontrare i Vignaioli ed innamorarsi di alcuni Vini Autoctoni della zona.


Pallagrello Nero - Pallagrello Bianco 

Terre del Volturno IGP 


Pallagrello è il nome tradizionalmente attribuito a due vitigni

 (uno Pallagrello Nero a bacca nera, l'altro Pallagrello Bianco a bacca bianca) autoctoni della provincia di Caserta.


Nel dialetto locale, pallarello significa infatti "rotondetto", con riferimento agli acini del grappolo, che hanno forma piccola e tonda.

Originario della località "Monticello" nel comune di Piedimonte Matese (origine attestata da una epigrafe ancora apposta in questa località, realizzata per volere di Ferdinando IV di Borbone il quale impediva categoricamente ai non autorizzati di attraversare i 27 moggi di vigna di pallagrello), se ne hanno numerose risultanze storiche, riconducibili secondo alcuni addirittura alla Pilleolata romana. Famosissimo sino a tutto l'Ottocento, se ne traeva uno dei vini favoriti dai Borbone. Questi, che lo tenevano in gran conto, lo offrivano come regalo di pregio ai propri ospiti e lo includevano, con il nome di "Piedimonte rosso" (dalla zona pedemontana del Matese da cui origina e dal nome del comune ove più consistente insiste la produzione: Piedimonte Matese, già Piedimonte d'Alife), tra i vini presenti nei menu e nelle carte dei vini per le grandi occasioni, accanto ai più titolati vini francesi.


Le infestazioni di oidio e fillossera dei primi anni del Novecento, assieme alla decadenza sociale e politica delle regioni meridionali (ed al contemporaneo sviluppo industriale dell'agricoltura e dell'enologia piemontese e toscana), ne decretarono una veloce scomparsa ed un sostanziale oblio nonostante le indubbie qualità ampelografiche. Rimaneva essenzialmente come uva da taglio nelle vigne dei contadini delle zone di produzione, sovente confuso con la Coda di Volpe o con cloni di Aglianico rinvenibili nell'area.


È dalla metà degli anni novanta che ne è iniziata la valorizzazione, anche a scopo commerciale, soprattutto grazie agli sforzi ed all'intuito di due avvocati casertani (A. Barletta e G. Mancini).


Noi lo abbiamo conosciuto grazie alla Cantina di Lisandro 






All'origine di tutto Alessandro Fusco, don Lisandro come era chiamato da tutti, ebbe in dote per il suo matrimonio, nel 1907, 6 botti di vino per aprire una vineria a Casolla con una profonda cantina scavata nel tufo grigio. Fortuna, innata capacità imprenditoriale e vista lunga per la scelta dei vini da spillare e la selezione delle uve da vinificare in proprio fecero della Cantina di Lisandro un posto frequentatissimo.

Calice di Pallagrello Bianco




I Vini prodotti in Azienda :



 LANCELLA

Pallagrello Bianco

Terre del Volturno  IGP


CIMMARINO

Casavecchia

Terre del Volturno  IGP



TERZARULO

Pallagrello Nero - Casavecchia

Terre del Volturno  IGP



ALABRANNO

Fiano

Campania  IGP


 

Complimenti a tutto lo Staff della Cantina di Lisandro. 


Ricordiamo che a Caiazzo CE, 

tutte le strade portano da Pepe in Grani, dal Maestro Franco Pepe. 

È diventato il tempio della pizza, da tutto il mondo per gustare la pizza del maestro. 



Alla Scoperta dei Sapori, con curiosità 


VIDEO YOUTUBE 

➡️ La Campagna Casertana 




Bacco Per Bacco Italia 




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