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mercoledì 26 giugno 2013

PATRIMONIO MONDIALE DELL'UNESCO


PATRIMONIO MONDIALE DELL'UNESCO

L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura ( in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l'acronimo UNESCO) è stata fondata dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per incoraggiare la collaborazione tra le nazioni nelle aree dell'istruzione, scienza, cultura e comunicazione.
I Patrimoni Unesco hanno origine nel dopoguerra, dai templi di Abu Simbel, nell'alto Egitto, minacciati dalla costruzione della diga di Assuan. Seppur necessaria, l'edificazione della barriera sul Nilo e il conseguente straripamento del fiume rischiavano di danneggiare in modo irrimediabile questi edifici nubiani.
L'Unesco rispose all'allarme delle autorità locali lanciando un piano di tutela che permise di accelerare le ricerche archeologiche nelle aree a rischio, ma soprattutto di smontare e trasferire i monumenti sacri in un'area protetta. Circa 50 paesi offrirono il loro contributo economico alla causa, riuscendo così a coprire la metà del costo complessivo del progetto.





Il successo di questa azione aprì la strada ad altre campagne per la salvaguardia di beni culturali a rischio, che permisero tra l'altro di tutelare la città di Venezia e le rovine archeologiche di Mohnjo-daro, in Pakistan.
Nel 1972 venne poi ratificata a Parigi la Convenzione per la tutela del patrimonio culturale e naturale. Uno strumento che Oliver Martin definisce «rivoluzionario», attraverso il quale «l'intera umanità s'impegna in favore della protezione e della salvaguardia di beni straordinari e fenomeni unici».
Sottoscritta da 186 paesi, la Convenzione stabilisce dei vincoli precisi di tutela, ma i diversi paesi rimangono gli unici responsabili della conservazione di questa identità collettiva. Le comunità locali devono così impegnarsi per garantire la protezione del sito attraverso un adeguato piano di gestione e promozione.
I siti compresi nella lista del patrimonio mondiale appartengono ai popoli del mondo intero, a prescindere dal territorio sul quale si trovano.

Attualmente l'Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità.
ANNO DI ISCRIZIONE
SITO


1979 Arte Rupestre della Val Camonica
1980 (e 1990) Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e San Paolo fuori le Mura sito transfrontaliero.
1980 La Chiesa e il convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e il 'Cenacolo' di Leonardo da Vinci
1982 Centro storico di Firenze
1987 Venezia e la sua Laguna
1987 Piazza del Duomo a Pisa
1990 Centro Storico di San Gimignano
1993 I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera
1994 La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto
1995 Centro storico di Siena
1995 Centro storico di Napoli
1995 Crespi d'Adda
1995 Ferrara, città del Rinascimento, e il Delta del Po
1996 Castel del Monte
1996 Trulli di Alberobello
1996 Monumenti paleocristiani di Ravenna
1996 Centro storico di Pienza
1997 La Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l'acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio
1997 Residenze Sabaude
1997 L'Orto botanico di Padova
1997 Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto)
1997 Modena: Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande
1997 Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata
1997 Costiera Amalfitana
1997 Area Archeologica di Agrigento
1997 La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina
1997 Villaggio Nuragico di Barumini
1998 Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula
1998 Centro Storico di Urbino
1998 Zona Archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia
1999 Villa Adriana (Tivoli)
2000 Isole Eolie
2000 Assisi, La Basilica di San Francesco e altri siti Francescani
2000 Città di Verona
2001 Villa d'Este (Tivoli)
2002 Le città tardo barocche della Val di Noto (sud-est della Sicilia)
2003 Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia
2004 Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia
2004 Val d'Orcia
2005 Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica
2006 Genova, le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli
2008 Mantova e Sabbioneta
2008 La ferrovia retica nel paesaggio dell'Albula e del Bernina- sito transfrontaliero.
2009 Dolomiti
2011 I longobardi in Italia. Luoghi di potere
2011 Siti palafitticoli preistorici delle alpi
2013 Monte Etna
2013 Ville e giardini Medicei.

Nel 2013 il Monte Etna, vulcano siciliano, 12 ville e i due giardini medicei della toscana sono patrimonio dell'Unesco.





Vulcano Etna ,fotografia di Carsten Peter, National Geographic.

Entrano cosi' a far parte del patrimonio il Giardino di Boboli di Firenze


Foto ANSA.it

e quello di Pratolino, nel comune di Vaglia, e le ville di Cafaggiolo a Barberino di Mugello, Trebbio a San Piero a Sieve, quella di Careggi, di Poggio Imperiale, di Castello e La Petraia nel capoluogo toscano, la villa Medici di Fiesole, la villa di Poggio a Caiano e quella di Carmignano in provincia di Prato, la villa di Cerreto Guidi, La Magia a Quarrata (Pistoia) e il Palazzo di Seravezza (Lucca).


Villa di Castello. Ansa.it

La lista dei patrimoni Unesco nel mondo e' consultabile aprendo le seguenti pagine:

http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_patrimoni_dell'umanità

  http://whc.unesco.org/en/35/


La 32° conferenza generale dell'UNESCO tenutasi a Parigi dal 29 settembre al 17 ottobre 2003 ha stabilito una Convenzione per la salvaguardia del patrimonio orale e immateriale dell'umanità.



La lista completa del patrimonio orale e immateriale dell'umanità è consultabile nella pagina:

http://www.unesco.org/culture/ich/index.php?lg=en&pg=00011

Il patrimonio orale e immateriale italiano iscritto alla lista Unesco e'

L'opera dei Pupi ( Sicilia) http://www.sitiunesco.it/lopera-dei-pupi.html





il Canto a Tenore ( Sardegna) http://www.sitiunesco.it/il-canto-a-tenore.html.




Saper fare liutario di Cremona http://www.sitiunesco.it/saper-fare-liutario-di-cremona.html



e la dieta mediterranea http://www.sitiunesco.it/dieta-mediterranea.html
(Grecia, Marocco, Italia, Spagna)






Marianna Bandecchi



























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