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lunedì 17 marzo 2014

La malva selvatica (Malva sylvestris)

La malva selvatica (Malva sylvestris)





La malva è una pianta spontanea, che nasce ai bordi delle strade e nei luoghi incolti ma viene anche coltivata come pianta aromatica, da sempre apprezzata dalla farmacopea popolare per le sue virtù antinfiammatorie.


Caratteristiche generali della Malva
La malva selvatica (Malva sylvestris) è una pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae.
È una pianta erbacea annuale o perenne. Presenta un fusto eretto alto anche 1 metro. Le foglie sono di forma palminervia con 5 lobi e margine seghettato irregolarmente.
I fiori sono riuniti all'ascella delle foglie, di colore rosaceo, con petali bilobati. Il frutto è un poliachenio circolare (frutto secco con un pericarpo - parte del frutto che ricopre il seme - più o meno indurito e che contiene un unico seme che è distinto dal pericarpo stesso).
Pianta originaria dell'Europa e Asia temperata, è presente nei prati e nei luoghi incolti di pianura e collina.
E' diffusa in tutte le regioni mediterranee fino a 1300 m di altitudine.
Cenni Storici
Le virtù della malva sono conosciute e apprezzate sin dai tempi antichi. Lo sapevano bene, infatti, gli antichi romani ed i greci, (stiamo parlando del VIII secolo a. C.), che la coltivavano sia come pianta medicinale sia come un comune ortaggio. Infatti, il suo nome deriva dal termine latino mollire che significa "ammorbidire”. I Greci invece la chiamavano malachè, che significa “rendere morbido”. Sembrerebbe che Cicerone fosse ghiotto dei suoi germogli, che il poeta Orazio la mangiasse come un’insalata con la cicoria e le olive e che il poeta Marziale Marco Valerio la utilizzasse anche come digestivo. Le sue proprietà erano ben note anche nel Medioevo. A quell’epoca si pensava addirittura che la malva fosse un potente afrodisiaco. Ma la fama di questa piantina non finisce qui: nel Rinascimento si guadagna l’appellativo di “guaritrice di ogni male” od “omnimorba = rimedio per tutti i mali".

Le proprietà terapeutiche della Malva 
La malva ha proprietà antinfiammatorie locali, che si devono in primo luogo alle mucillagini (i principi attivi) presenti nei fiori e in particolare nelle foglie della malva, che conferiscono alla pianta proprietà emollienti e lenitiva dell'irritazione dei tessuti molli del corpo. Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose creando una sorta di pellicola che le proteggono dall'attacco degli agenti irritanti.
L’uso della malva è indicato anche contro la tosse, nelle forme catarrali delle prime vie aeree, per idratare e sfiammare l'intestino e per regolarne le funzioni, grazie alla sua dolce azione lassativa, dovuta alla capacità delle mucillaggini di formare una sorta di gel, che agisce meccanicamente sulle feci e quindi agevolandone l’eliminazione (bevuta la sera prima di andare a dormire consente di andare in bagno l'indomani con più semplicità). La presenza di tannini, astringenti, esercita anche un'azione riparatrice sui tessuti del tubo digerente.
Sembra che la malva agisca anche a livello delle terminazioni nervose, attenuando la sensibilità e quindi il dolore che si manifesta spesso in seguito all'infiammazione.
Questa pianta è utile anche per uso esterno: infatti l’infuso di malva può essere utilizzato per impacchi contro congiuntivite, occhi arrossati, orzaioli e per inestetismi cutanei come acne ostinata e couperose.

Impiego in cucina della Malva
La malva era utilizzata come cibo dalle persone povere. In effetti, è ottima nelle minestre o lessata e condita con olio e sale.
In cucina la malva è estremamente versatile: le foglie e i fiori possono essere mangiati in insalata, mentre le foglie e i germogli sono ottimi per preparare risotti e zuppe, come accade per l’ortica. Ci si può addirittura fare un buon liquore rilassante. 
Il sapore ricorda vagamente quello della valeriana, mentre l’odore è caratteristico, molto piacevole, e si intensifica con l’essiccazione. Oltre all’utilizzo in infusi e decotti, le proprietà benefiche della malva possono essere sfruttate inserendola nell’alimentazione quotidiana.
Infine, utilizzata nella preparazione del brodo, assieme ai classici sedano e carota, può aromatizzarlo piacevolmente, evitando l’uso del sale.



Tossicità della Malva
La malva è una delle piante più sicure: è priva di controindicazioni, può essere impiegata dai bambini e si tratta anche di una delle pochissime piante che si può utilizzare in gravidanza.
Curiosità
La malva è una lontana parente del baobab, l’albero gigantesco che domina le savane dell’Africa.




FABRIZIO CONTE

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